martedì 19 ottobre 2010

Fammi sentire distante da ciò che più a cuore mi sta

L' intimista atmosfera autunnale e l'ennesima figura da ebete mi inducono a scrivere questo post di autoanalisi che, mi auguro, serva a giustificare o almeno a rendere chiaro il motivo per cui a volte la mia attività cerebrale sembra azzerata.
Mia madre ,usando termini meno espliciti, mi ha sempre rimproverato di avere la faccia come il culo; secondo la sua saggia opinione la mia sfacciataggine è a dir poco leggendaria , essendo stata la sottoscritta , fin dalla più tenera età, totalmente priva del senso dela vergogna o della prudenza nelle azioni così come nei pensieri. Una spericolata sfrontatezza che che pur lambendo a tratti l' autolesionismo mi ha generalmente facilitato in molteplici situazioni di natura lavorativa.
Tuttavia la mancanza di freni inbitori è inspiegabilmente obliterata da una patologica timidezza quando di fronte a me c'è qualcuno che mi piace profondamente; accade allora che le guance comincino a scottarmi , che i pensieri si rifugino in un angolo remoto della mia testa e alle labbra affiorino cazzate di colossali dimensioni.
Pensavo che crescendo questa iattura sarebbe stata scongiurata ma mi rendo invece conto che il mio problema tende ad acutizzarsi con l'età . Oggi sono obbligata a scrivere questo post in mia difesa : Se tu che leggi mi hai vista balbettare insipienti osservazioni con lo sguardo vacuo, sappi che accade perchè mi piaci tantissimo!

giovedì 18 febbraio 2010

Quando i sogni si mostrano a me

Chi entra nei nostri sogni dovrebbe chiederci il permesso prima di turbarci con la sua incongrua presenza; l'intruso nel sogno ti prende quando la tua coscienza non è vigile , ti costringe ad una vicinanza che eviteresti da sveglia, fissa i suoi occhi nei tuoi e soffia il suo odore su di te.
"All days are nights to see till I see thee, And nights bright days when dreams do show thee me."

mercoledì 3 febbraio 2010

ON TIME

I could give all to Time except - except
What I myself have held.
But why declare
The things forbidden that while the
Customs slept I have crossed to Safety with?
For I am There,
And what I would not part with I have kept
Bevo queste giornate a grandi sorsi,senza nemmeno sentire il sapore che hanno. Non riesco a ricordare se ieri o i giorni prima sono stata felice o se la noia e la tristezza mi hanno tormentata; sono troppo occupata , mi frantumo ,mi disperdo dietro gli innumerevoli rivoli dei miei impegni. Il risultato non è entusiasmente perchè vivo nella coscienza di essere sempre parzialmente intenta a quello che faccio, impiegata a vivere part-time ogni aspetto della mia vita. No,non mi lamento perchè per un lungo periodo sono stata in letargo nel mio piccolo giardino ed ora mi avventuro nella scoperta e sopratutto nella conquista di spazi più ampi di consapevolezza e di conoscenza. Il problema è che la conoscenza spesso è causa di insoddisfazione, il confronto ti spoglia di illusorie sicurezze, pronte a svanire davanti ad una costante sensazione di inadeguatezza.

venerdì 29 gennaio 2010

The catcher in the rye

I’m standing on the edge of some crazy cliff.
What I have to do, I have to catch everybody if they start to go over the cliff—I mean if they’re running and they don’t look where they’re going I have to come out from somewhere and catch them.
That’s all I’d do all day. I’d just be the catcher in the rye and all.

giovedì 3 dicembre 2009

Too much Xmas will kill me

Sebbene sia stata sempre convinta che la varietà è una ricchezza da salvaguardare, con questo post vorrei esprimere il mio desiderio di ordine e uniformità;perchè puntualmente,come ogni anno,da qualche giorno è esplosa la mania delle decorazioni e delle luminarie natalizie nel mio quartiere o meglio nel palazzo in cui vivo. Lampadine enormi a forma di pigna,chiaro residuato degli anni ottanta, serie multicolor dalle ipnotiche intermittenze, festoni in plastica simil abete, tubi luminosi all'interno dei quali le lucine si rincorrono; non c'è un balcone che non si distingua per colore o forma degli addobbi , il tutto in un delirio psichedelico da assunzione di acidi.
La mia vicina, dopo aver piazzato ben tre differenti tipologie di lampadine , in un rigurgito di spirito natalizio, ha sistemato tra i nostri due balconi, un babbo natale , alto quanto Magic Johnson, nell'atto di salire una scala a pioli. E' stato così che ho rischiato un colpo, visto che, da quando ho subito una rapina lo scorso gennaio, la vista di una sagoma vagamente antropomorfa acquattata nel buiomi inquieta leggermente.
Mi appello alle autorità che ultimamente prescrivono anche le volte in cui si deve usufruire dei servizi igienici:basta deliri fauve, ritorniamo all'ordine, discipliniamo lo spirito kitch del natale.

sabato 28 novembre 2009

It takes a fool to remain sane

The worst day of my life...questo è quello che continuo a pensare riguardo alla mia trasferta bolognese. Forse una congiunzione astrale di una cattiveria estrema, forse una vendetta del destino bastardo che ha inteso equilibrare le fortunate esperienze musicali precedenti, in cui tutto era andato a meraviglia, fatto sta che mi sono ritrovata a frollare come un'anatra per 22 ore complessive in un orrido pullman. Il clima umido è stato propedeutico ad una emicrania epocale, vanamente combattuta con quintali di moment. La folla orribile, esasperata forse dall'attesa al freddo, è stata animata per tutto il giorno da continue zuffe che, anzichè placarsi all'inizio del concerto, si sono intensificate ed incattivite. I ragazzi sul palco, sempre all'altezza, avevano però anche loro un aspetto stanco.
Sono tornata con un magone terribile anche perchè, questa è la cosa più triste, mi sono resa conto che io non mi sento a mio agio tra quarantenni dark e padri di famiglia che, con le unghie laccate di nero, tentano vanamente di assomigliare a Martin Gore.
Che brutto invecchiare!

lunedì 23 novembre 2009

Back in Black

Considerando il fatto che se resistiamo alle passioni è a causa della loro debolezza e non per merito della nostra forza, ancora una volta mi appresto a soccombere all'intensità di una piacevole ossessione per uno dei gruppi musicali che mi accompagna ormai da più di venti anni.
Mi sobbarcherò la fatica di una due giorni di fuoco, un imprecisato numero di ore di pullman ed una interminabile attesa, solo per il piacere , quasi fisico, di essere lì ,prima davanti alle transenne, a pochi metri dalle casse che ti tramortiscono con bassi assordanti soffiandoti il suono sul viso e nella pancia. La novità è che questa volta non sarà un' impresa condotta in compagnia di un manipolo di audaci, come è stato per gli altri concerti, ma partirò con altri 60 baresi, un vero gruppo di ultrà. Partenza domani a mezzanotte con il sogno di poter essere ancora una volta a pochi passi dall'uomo con il tasso di testosterone più elevato al mondo.
Dave , lo sai anche tu che prima o poi scapperemo insieme, quindi non temporeggiare, time is running out !!